Gentile Pincopallo… grazie per l’attenzione.
Quanto costano 20 secondi di attenzione e un pizzico di gentilezza?
La invochiamo sempre, raramente la troviamo. Assorbiti dalle nostre credenze, chiusi nei nostri mondi, infastiditi da tutto ciò che esula dalla nostra quotidianità. Alla costante ricerca di felicità che può esser declinata in successo, amore, soddisfazione, gratificazione.
Eppure… eppure arrivano pensieri spontanei che possono cambiare la giornata, come la mail di un amico, la foto di un parco dall’altra parte del mondo, il sorriso di una persona anziana che incrociamo per strada.
E allora sorge spontanea la domande: perché aspettare? Perché non permetterci di trovare la felicità qui e ora nel nostro piccolo quotidiano, uscendo dal caos che ci fa correre sulla ruota del criceto e fermandoci anche solo pochi secondi per un attimo di gentilezza, in primis verso noi stessi. Osservare un albero in fiore. Concedersi un respiro in più, sussurrando, mentre espiriamo, la parola “gratitudine”. Ringraziare con un sorriso spontaneo. Sorprenderci per un’emozione inattesa. Lasciarci andare per ciò che siamo. Perché il resto accade.
Il resto, come mi insegnano i miei preziosi corsi di leadershp e padronanza personale, è tutta una nostra meravigliosa costruzione. Mille giustificazioni, pensieri, aspettative, voglia di certezza, convinzioni, speculazioni valgono poco quando vogliamo veramente co-creare qualcosa di bello. Perché il motore è l’emozione di entrare in una zona sconosciuta e sperimentare altre possibilità di essere e reagire. Iniziando da un grazie, detto con gentilezza.
PS: suggerisco la lettura del Magazine Rivoluzione Positiva con gli spunti del mio amico Gianni Ferrario e la newsletter Koselig di un'altra amica di cuore, Mafe de Baggis. Perchè i pensieri gentili, per fortuna, non mancano. Basta accoglierli e raccoglierli!